“Baraonda Sailmakers” invela molte imbarcazioni da regata nelle varie Classi. Molti i risultati eclatanti sia nelle regate ORC/IRC che nelle regate OPEN delle Classi Altura. Nel ONE DESIGN gli sforzi si sono concentrati, negli ultimi anni, nella Classe Dinghy 12 piedi.
L’intento della Veleria mira a soddisfare le diverse esigenze del regatante da un punto di vista tecnico.
La scelta dell’inventario per una barca nuova è il primo compito che il velaio deve svolgere.
A questo scopo un colloquio il più esauriente possibile con l’armatore è alla base di un buon lavoro.
Alla “Baraonda Sailmakers” cerchiamo di individuare:
– Il livello della regata
– Il tipo di regolamento a cui sono soggette le vele in base alle regate che si intendono fare (ORC/IRC, Open, One Design)
– Il campo di regata e le conseguenti condizioni meteomarine.
– Le caratteristiche della barca, in particolare la stabilità, il peso e le prestazioni previste sia come angoli di bolina che come velocità.
Corredo vele
Nel corso degli ultimi anni l’inventario vele completo per un barca stazzata ORC/IRC è cambiato. La principale differenza riguarda i fiocchi che hanno spesso sostituito i Genoa e gli ASIMMETRICI che tendono a sostituire gli SPINNAKER.
La superficie e la geometria delle vele (piano velico) derivano da una analisi del vpp (velocity prediction program). In questo modo si ottiene la combinazione ottimale tra velocità reale della barca e rating. Per questi studi la Veleria si è avvalsa della collaborazione di importanti studi di progettazione.
Un fattore che determina la scelta della geometria delle vele è l’analisi dell’intensità media del vento con la quale si prevede di regatare.
La Randa
Le rande da regata ORC/IRC della “Baraonda Sailmakers” sono costruite con la tecnologia delle MEMBRANE con filato in carbonio o misto carbon/technora. Per le regate tra le boe la laminazione preferita è film/film, per l’offshore si preferisce invece il taffetà, singolo oppure doppio.
La tecnologia delle MEMBRANE permette di avere una vela ancora più rigida sotto carico ma nello stesso tempo morbida da gestire. L’obiettivo è quello di avere un profilo che rimanga sempre sulle forme progettate con la vela più leggera possibile. L’esatto orientamento della fibra lungo le linee di forza , i rinforzi ben dimensionati, la scelta dei giusti denier di materiale contribuiscono ad ottenere un profilo efficiente
Misurazioni specifiche eseguite a bordo permettono di calcolare il corretto giro d’albero, ovvero la curva positiva sull’inferitura della vela, che assieme alle opportune regolazioni a bordo rendono la vela performante
Di Bolina
Fiocco
Per fiocco si intende una vela di prua (headsail) che sta davanti alle crocette, con una sovrapposizione di solito non superiore al 110%. Già da qualche anno su molte barche il FIOCCO ha sostituito il Genoa grazie al rapporto più favorevole tra resa e rating.
La nostra esperienza di regatanti e di velai ci ha portato ad individuare quattro tipi di FIOCCO per un utilizzo compreso da zero a 30 nodi: il lite (1), il medio(2) il pesante(3) e l’olimpico . Per la costruzione si utilizza la tecnologia delle MEMBRANE con fibratura in carbonio o Technora e laminazione film/film, o doppio taffetà nel caso del pesante e dell’olimpico . Indicativamente il lite (1) è progettato per essere utilizzato fino a 8 nodi di vento reale, il medio(2) fino a 14, il pesante (3) fino a 25 e l’olimpico fino a 30. Questi dati possono variare in funzione del tipo di barca e del peso dell’equipaggio.
Le quattro vele si differenziano per quantità di filato forma e superficie. Sono concepite per navigare con angoli di bolina diversi.
In regata quando la teoria deve concretizzarsi in velocità, il controllo della catenaria e la scelta del giusto angolo sono azioni indispensabili per ricavare da ogni vela tutte le sue potenzialità.
Downwind
Spinnaker
Lo studio sugli spinnaker per regate ORC/IRC si è concentrato sulla regata a bastone dove la boa di bolina è al vento e quella di poppa esattamente in fil di ruota
Gli spinnaker “Baraonda Sailmakers” vengono proposti in 4 diverse tipologie e distinti con quattro diversi codici . La grammatura del tessuto può andare da 0.5 once del S1 al 1.2 once dell’S4 anche in funzione del tipo di barca
Lo spinnaker VMG (S1) ha testa stretta e relativamente piatta per navigare strallati quando non c’è abbastanza pressione per poggiare.
Lo spinnaker LITE RUNNER (S2) ha una geometria più rettangolare, le spalle più larghe, nasce per essere portato più quadrato quando la pressione ci consente di fare rotta di avvicinamento alla boa.
Lo spinnaker All PORPOSE (S3) viene utilizzato per navigare di lasco stretto con pressione. Si adatta però un po’ a tutte le condizioni.
Lo spinnaker RUNNER (S4) è la vela per poggiare fino a poppa piena con pressione, deve essere stabile per facilitare la conduzione con vento e onda formata.
Lo spinnaker VMG (S1) ha testa stretta e relativamente piatta per navigare strallati quando non c’è abbastanza pressione per poggiare.
Lo spinnaker LITE RUNNER (S2) ha una geometria più rettangolare, le spalle più larghe, nasce per essere portato più quadrato quando la pressione ci consente di fare rotta di avvicinamento alla boa.
Lo spinnaker All PORPOSE (S3) viene utilizzato per navigare di lasco stretto con pressione. Si adatta però un po’ a tutte le condizioni.
Lo spinnaker RUNNER (S4) è la vela per poggiare fino a poppa piena con pressione, deve essere stabile per facilitare la conduzione con vento e onda formata.
In una regata Open si corre in tempo reale e normalmente la flotta viene divisa in categorie considerando soltanto la lunghezza al galleggiamento della barca.
La progettazione delle vele per questo tipo di regate è svincolata dal regolamento, il velaio può mettere a frutto la sua esperienza e il bagaglio di conoscenze e innovazioni tecniche senza dover considerare il certificato di stazza.
La progettazione si focalizza sui parametri fondamentali del momento raddrizzante (stabilità) e delle prestazioni previste della barca nelle diverse andature.
Questi fattori determinano la scelta del tipo di vele e delle loro superfici e geometrie.
RANDA SQUARE TOP
Studi di aerodinamica hanno dimostrato che la geometria ideale della randa è di forma ellittica e non triangolare come siamo abituati a vedere. Una randa ellittica non è realizzabile, ma una randa con la balumina molto allunata, il più possibile larga in alto è ciò che normalmente facciamo alla “Baraonda Sailmakers” per le barche che regatano in classe Open.
La superficie che riusciamo a guadagnare nella metà superiore della vela è particolarmente efficiente soprattutto con venti leggeri e medi e se la barca è stabile.
L’assenza di un paterazzo di poppa fisso, sostituito dalle sartie volanti, ci consente di dare il giusto allunamento senza essere vincolati dall’attrezzatura della barca . Una randa allunata richiede molta cura nella scelta delle stecche che devono essere robuste e avere la giusta rigidità e non devono consentire che la vela si rovesci all’indietro oppure chiuda troppo.
Le rande “Baraonda Sailmakers” sono il risultato dell’analisi di questi e di altri fattori; ne risulta un prodotto molto elaborato con grandi caratteristiche di efficienza e robustezza.
GENNAKER
Gli SPINNAKER ASSIMETRICI o GENNAKER trovano largo utilizzo nella regate Open . È possibile armare il GENNAKER su un tangone di lunghezza maggiorata oppure su un bompresso per aumentarne l’efficienza e la superficie.
La caratteristica geometria assimmetrica con l’inferitura più lunga della balumina la rende particolarmente efficiente con angoli di vento apparente compresi tra 110° e 70°.
La possibilità di poter quadrare con l’utilizzo del tangone aumenta il suo range di utilizzo anche fino a 150° di vento apparente facendone una vela molto versatile e sempre veloce.
Le nostre esperienze su questa vela dal “Moro di Venezia” a “Luna Rossa” e alle più recenti regate in Adriatico e in Tirreno sono sempre state positive e ci consentono di proporla con sicurezza come arma vincente per regate di qualsiasi livello.
CODE 0
Chiamata anche “frullone ” questa vela è una “headsail” avvolgibile non inferita armata spesso in testa d’albero e murata quando possibile sul bompresso. Viene utilizzato in un range che va da 2 a 8 nodi di vento reale con angolo di vento apparente fino a 45°.
Nell’inferitura viene inserito un cavo antitorsione per facilitare l’avvolgimento , il tessuto è un laminato composito creato proprio per questo tipo di vela
Dei test ripetuti ed accurati possono fornirci dati fondamentali per individuare per ogni singola barca il range di utilizzo di questa vela.
La passione per il mare e la matrice sportiva e agonistica dei velai di “Baraonda Sailmakers” ha portato la Veleria a specializzarsi nelle regate offshore nella formula x 2.
La scelta dell’inventario vele assume in questo caso un importanza particolare; la minore stabilità dovuta al peso ridotto dell’equipaggio e gli angoli di vento apparenti previsti in una regata lunga determinano il tipo di vele da portare a bordo.
RANDA
La randa offshore viene proposta con tre mani di terzaroli, con garrocci al posto della lufftape e costruita con MENBRANE Carbon/Technora doppio tafeta.
La randa può avere anche una superficie importante purchè il sistema dei terzaroli sia di facile uso e ben collaudato.
HEADSAIL
A prua si preferisce l’uso del FIOCCO invece del GENOA principalmente per tre ragioni, minor sbandamento, facilità nei cambi vele e miglior rating.
ASSIMETRICI
Gli spinnaker ASSIMETRICI o più genericamente GENNAKER trovano largo utilizzo nelle regate offshore. In funzione degli angoli di vento apparente previsti per il tipo di regata che ci si accinge a fare si sceglie il tipo di vela da imbarcare. “Baraonda Sailmakers” propone cinque diversi tipi di assimetrico contradistinti dai codici A0, A1, A2, A3, A4.
VELE DA TEMPESTA
Scarica la guida informativa:
Le vele “ONE DESIGN” sono caratterizzate dallo stretto vincolo alle regole delle singole classi monotipo come per esempio, la “Classe 470”, la Classe “Dinghy 12’ e la “Classe UFO”.
Il tipo di materiale, le misure massime, la lunghezza e la posizione delle stecche non sono lasciate al libero arbitrio del velaio. I margini di creatività per realizzare una vela più performante delle altre sembrano ridotti al minimo, ma non è così; il progettista deve saper interpretare al meglio le caratteristiche della barca e disegnare la vela tenendo conto di molti fattori oltre alla forma della vela, quali il campo di regata, il vento medio previsto, peso e tipologia dell’equipaggio.
Perciò uno strettissimo rapporto con il velaio a bordo è importantissimo.
“Baraonda Sailmakers” ha sviluppato, in tal senso, un proficuo rapporto di collaborazione, per la Classe UFO e la Classe Dinghy 12’, con il campione olimpionico DODO GORLA ed i risultati non si sono fatti attendere.